Ape sociale: le domande all’INPS entro il 31 marzo p.v.

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Ape sociale: le domande all’INPS entro il 31 marzo p.v.

Ape sociale: le domande all’INPS entro il 31 marzo p.v.

 

Chi matura il diritto all’APe Sociale nel 2021 deve presentare all’INPS richiesta di certificazione per l’accesso al beneficio entro il 31 marzo p.v. Si tratta dell’ultimo anno per l’APe Social, che ha goduto di una proroga al 31 dicembre 2021 in virtù di quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2021. Hanno diritto all’APe Sociale i lavoratori con 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi a seconda della tipologia di aventi diritto a cui si appartiene.

 

In quali casi il lavoratore può avere diritto:

  • Disoccupati: devono avere perso il lavoro involontariamente, o essersi dimessi per giusta causa, e avere concluso da almeno tre mesi la prestazione di disoccupazione. In caso di scadenza di un contratto a termine, ci sono regole stringenti (ci vogliono almeno 18 mesi di lavoro nei tre anni precedenti). Il requisito contributivo è pari a 30 anni.
  • Caregiver: devono assistere da almeno sei mesi il coniuge, anche in unione civile, un parente di primo grado convivente con handicap grave (in base all’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992), un parente o affine fino al secondo grado con genitori o coniuge ultra70enne oppure a sua volta in condizioni di gravità. Requisito contributivo: 30 anni.
  • Lavoratori con invalidità pari almeno al 74%: requisito contributivo pari a 30 anni. La riduzione della capacità lavorativa deve essere certificata dalle competenti commissioni mediche e deve già sussistere al momento di presentazione della domanda di accesso al beneficio. Gli altri requisiti si possono maturare in via prospettica nel corso del 2021.
  • Lavoratori gravosi: hanno svolto per almeno sei anni negli ultimi sette oppure per almeno sette anni negli ultimi dieci una delle mansioni gravose contenute nell’allegato C della legge 232/2016, come modificata dalla manovra 2018). Il requisito contributivo in questo caso è pari a 36 anni.

 

Precoci

Per i precoci il 1° marzo 2021 è spirata la prima finestra utile per produrre l’istanza di verifica del possesso dei requisiti per andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. L’appuntamento riguardava i lavoratori precoci – cioè coloro che possono vantare almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età – che si riconoscono in uno dei 4 profili sopra riepilogati.

Il termine del 1° marzo non è comunque perentorio. E’ possibile produrre le domande di verifica anche successivamente, entro il 30 novembre 2021, ma in tal caso l’istanza sarà accettata solo a fronte delle risorse avanzate in esito al monitoraggio condotto con riferimento alle istanze prodotte entro il 1° marzo 2021. Potenzialmente, quindi, chi produce le domande nella seconda finestra annuale ha più probabilità di vedersi posticipata la decorrenza della pensione ove le risorse dovessero risultare incapienti.

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